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Nonostante un mercato in forte espansione, le classifiche dei podcast, che siano branded o contenuti audio originali indipendenti, rappresentano per i più ancora un grande punto interrogativo.
Non solo ci sono molteplici piattaforme di ascolto su cui è possibile caricare il proprio podcast ognuna delle quali legata dunque alla propria classifica, ma soprattutto ci sono criteri (download, numero di iscritti, ascolti) che troppo spesso non vengono definiti chiaramente dalle piattaforme stesse.
Per cercare dunque di capire qualcosa in più sull’argomento, abbiamo provato a fare un viaggio attraverso le classifiche più importanti delle principali piattaforme di ascolto. Ricordandoci però sempre di quelle che sono le caratteristiche peculiari dei podcast, una tipologia di contenuti che molto difficilmente è in grado di puntare alla viralità o al successo immediato.
Ma esploriamo dunque il “misterioso” mondo delle classifiche dei podcast! Quali sono gli elementi necessari per riuscire a sfondare in classifica con il proprio podcast?
1. Guarda al lungo termine!
Dicevamo che il podcast non vive di logiche legate alla viralità o al successo immediato, come invece accade spesso con i video o con i post sui social network. Nel caso del podcast si deve parlare piuttosto di un progetto a lungo termine che è potenzialmente in grado di arrivare al successo soprattutto col tempo.
Per questo la serialità e la costanza nella pubblicazione dei vari episodi sono due elementi chiave e imprescindibili. Un podcast che non ha queste caratteristiche molto difficilmente riuscirà ad entrare in classifica.
Se pensi poi che si stima vengano pubblicati 5 nuovi podcast ogni 6 secondi puoi capire quanto la concorrenza nel settore stia divenendo sempre più forte. E quanto solo i podcast migliori possano sopravvivere in questo marasma di contenuti audio.
Certo, ora potresti giustamente notare che molti podcast, anche se qualitativamente modesti, sono fin da subito ai vertici delle classifiche grazie al nome di spicco dell’autore o del presentatore. Questo succede in tutti gli ambiti: anche nella musica per gli “artisti emergenti” è più difficile debuttare ai vertici delle classifiche che vengono invece spesso raggiunti nel lungo termine.
Ma proprio la costanza nella pubblicazione degli episodi permette di farsi conoscere da un numero sempre più ampio di ascoltatori, incrementando gradualmente il numero di iscritti, di ascolti e di download, indici fondamentali per entrare in classifica come vedremo tra poco.
2. Qualità
È vero che i podcast in circolazione diventano ogni giorno di più. Tuttavia, sono ancora pochi i prodotti audio veramente di qualità. Perché prendere un microfono e registrare la propria voce è un qualcosa che possiamo fare tutti in maniera molto veloce, ma aver idee innovative per dei format originali, rubriche interessanti o storie appassionanti e saperle rendere in maniera brillante e immaginativa in audio è tutta un’altra cosa!
Questo fattore costituisce un grosso vantaggio: perché se un podcast è veramente di qualità e si distingue rispetto agli altri gode di maggiori possibilità di emergere. E col tempo riuscirà a costruire una propria fanbase di ascoltatori fedeli che andranno a incrementare gli ascolti dei vari episodi.
Un altro elemento da tenere in considerazione, seppur banale, è dunque la qualità del prodotto. Siamo certi che un podcast di qualità e dai contenuti interessanti prima o poi si farà notare. Magari non avverrà nel primo mese dalla pubblicazione del primo episodio, più probabilmente succederà nel giro di un anno o due. Ma con la giusta e adeguata promozione accadrà.
Nel caso del mondo relativo al branded content e quindi ai branded podcast consigliamo di abbandonare la via più comoda – ovvero realizzare un podcast esclusivamente fatto di interviste al CEO di un’azienda – e di prediligere invece il formato narrativo, compreso dunque di storytelling, in grado di catturare l’attenzione degli ascoltatori e di sprigionare al massimo le potenzialità del medium. Perché il podcast deve essere prima di tutto un contenuto interessante e stimolante da ascoltare, non un’autocelebrazione referenziale fine a se stessa.
3. Promozione e pubblicità
Una prerogativa fondamentale per rendere il proprio podcast visibile è promuoverlo adeguatamente. E ottimizzarlo da un punto di vista SEO (Search Engine Optimization) sulle piattaforme d’ascolto.
Un podcast che non viene infatti trovato dagli utenti per le parole chiave su cui sono centrati i suoi contenuti è in parole semplici un podcast che non verrà mai ascoltato!
Ecco alcuni pratici consigli per promuovere al meglio il proprio podcast e aggiungere così un pezzo al puzzle che porta a raggiungere il vertice delle classifiche su Spotify e le altre piattaforme d’ascolto.
4. Non sottostimare il potere dei trailer!
Un trailer ben fatto ha lo scopo di creare attesa nei confronti del podcast e di invogliare le persone all’ascolto. Un buon trailer dovrebbe contenere un assaggio di quelli che saranno gli argomenti del podcast, una chiamata all’azione nei confronti del target a cui il tuo podcast si rivolge e un’indicazione precisa sulla data di pubblicazione del primo episodio.
Alcuni podcaster consigliano poi di lanciare non un unico episodio ma almeno due per riuscire ad ottenere più download e ascolti.
Ma entriamo ora nel vivo del discorso. Queste che abbiamo elencato fino ad ora sono delle prerogative per far in modo che il proprio podcast raggiunga il vertice delle classifiche. Ma come funzionano le classifiche dei podcast?
La classifica dei podcast di Spotify
Su Spotify esistono due classifiche principali: quella dei “Top Podcast” e la classifica dei “Top Episodi”. Entrambe le classifiche sono disponibili per nazione.
La classifica dei “Top Podcast” viene aggiornata quotidianamente e contiene una lista dei 200 podcast più popolari su Spotify. Mentre la classifica dei “Top Episodi” contiene una lista dei 200 episodi di podcast sia nuovi che emergenti più popolari e aggiornati anch’essi quotidianamente.
La popolarità dei podcast viene di norma calcolata in base al numero di stream e in base al numero di download. Uno stream per essere conteggiato come tale deve superare i 30 secondi d’ascolto. La logica è la stessa che viene utilizzata per i brani musicali. Anche le classifiche musicali infatti conteggiano gli stream – senza che ci sia stato un acquisto digitale del brano – per determinare la popolarità di un determinato brano.
Più nello specifico, la classifica “Top Podcast” viene determinata dalla combinazione del numero di followers di quel determinato podcast e dal numero di ascoltatori unici recenti. Come supportare dunque il proprio podcast preferito? Come prima cosa seguendolo e ascoltando i suoi episodi.
La classifica “Top Episodi” tende invece a rendere maggiormente visibili anche i podcast più recenti che magari non hanno ancora avuto il tempo necessario per creare una vasta platea di seguaci, “followers”. Questa classifica è infatti determinata esclusivamente dal numero di ascoltatori unici in quel determinato giorno che viene preso in considerazione. Inoltre questa chart prende in esame solamente i singoli episodi dandoci un’idea su quali siano i podcast più caldi del momento.
Da insight nel settore emerge poi che Spotify stia puntando sempre di più sulla personalizzazione. Ed è pertanto probabile che nel prossimo futuro ognuno di noi avrà delle “home” diverse a seconda dei propri ascolti.
In un simile contesto a contare di più sarebbero dunque sempre meno le classifiche, rendendo invece il contenuto sovrano.
La classifica dei podcast di Apple
Su Apple Podcast esistono due tipi di classifiche: i “top programmi” e i “top episodi”. Oltre ad una classifica generale che racchiude la lista dei podcast più popolari in Italia comprendenti tutte le categorie di programmi, esistono anche le classifiche per categoria, ovvero i top podcast per cultura e società, per news, per istruzione, per economia, per sport e così via.
Va subito fatta una precisazione: la scelta della categoria e della sottocategoria del tuo podcast su Apple è fondamentale. Apple permette di scegliere fino a tre categorie. Il nostro consiglio è di scegliere delle sottocategorie meno competitive in modo da avere maggiori possibilità di entrare in classifica fin da subito. Inoltre, la prima categoria scelta vale di più rispetto alla seconda e la seconda rispetto alla terza. Quindi l’ordine delle categorie non è casuale.
La classifica dei top programmi è determinata dal numero di nuove iscrizioni negli ultimi sette giorni, dal tasso di completamento degli episodi e dall’attività di riproduzione. Mentre i top episodi sono determinati dal numero di download e stream.
Un falso mito da scardinare è quello che riguarda il peso delle recensioni. Le recensioni infatti non hanno alcun impatto su entrambe queste classifiche. Sebbene recensioni positive – e soprattutto autentiche – possano aiutare altri utenti a decidere se ascoltare quel determinato podcast, non hanno alcun peso diretto sul determinare le charts dei top podcast.
Da numerose ricerche di Steve Pratt, gli algoritmi sembrano premiare le iscrizioni, il vero e proprio “iscriviti”, calcolati in una media ponderata delle ultime 24, 48 e 72 ore.
Anche i branded podcast possono entrare in classifica?
La risposta è sì. E sono già tanti gli esempi di podcast aziendali che sono riusciti ad entrare nella classifica dei podcast più ascoltati e popolari non solo in Italia ma anche in molte altre nazioni mondiali.
Ma quindi, anche i branded podcast possono entrare in classifica su Spotify?
Innanzitutto, che un podcast sia branded e quindi “creato o quantomeno commissionato da un brand” oppure no alle classifiche non interessa. Non è dunque un elemento di differenziazione per quanto riguarda le classifiche. Magari in un futuro non lontano esisterà una categoria a parte nelle charts delle principali piattaforme d’ascolto dedicata ai branded podcast. Ma per ora non è così.
In secondo luogo, come dicevano sono già molti i branded podcast che sono stati capaci di entrare in classifica. Qualche esempio?
In Italia, il primo branded podcast da noi realizzato per MINI Italia, “Prime Svolte”, è riuscito in questa impresa entrando in classifica su Apple e venendo eletto da quest’ultima come uno dei 25 migliori podcast del 2019.
Anche “Meteoheroes”, il branded podcast che traspone in formato audio l’omonimo cartone animato in onda su Cartoonito, è riuscito ad entrare in classifica raggiungendo la prima posizione nelle classifiche italiane di Apple Podcast per le sottocategorie “Kids & Family” e “Stories for Kids”. Ed entrando tra i “Top 50” della classifica italiana di tutti i podcast presenti su Apple Podcast alla posizione 35.
A livello globale ricordiamo lo strepitoso successo di “The Message”, il branded podcast di General Electric, che è divenuto uno dei podcast più ascoltati e scaricati di sempre in assoluto. Entro il novembre del 2017, infatti, l’intero podcast contava ormai già oltre 8 milioni di download. Il successo fu così sorprendente che il podcast raggiunse la prima posizione nella classifica iTunes dedicata a tutte le tipologie di podcast negli Stati Uniti. E la top ten in mercati come Canada, Australia e Regno Unito.
E infine, la domanda delle domande:
Quanti ascolti e followers ci vogliono per entrare nella top 200 dei podcast più ascoltati su Spotify in Italia?
Non esiste un numero fisso ovviamente. Prendete le classifiche musicali per esempio: nella settimana che precede il Natale le vendite degli album vivono il loro momento di picco e così 2000 copie non sono spesso sufficienti per entrare in classifica. Tuttavia nel restante 90% delle settimane 2000 copie sarebbero sufficienti per entrare addirittura in top 10.
Detto questo, lavorando nel settore dei podcast da parecchio tempo e interfacciandoci quotidianamente con alcuni dei podcaster più popolari in Italia, noi di VOIS un’idea abbastanza chiara su quanti ascolti servano per avere successo ce l’abbiamo.
Se vuoi scoprire di più sull’argomento e capire come potremmo aiutarti a creare un branded podcast in grado di entrare in classifica su Spotify e le altre piattaforme d’ascolto puoi contattarci a questo link!
Conclusioni
Il mondo delle classifiche dei podcast rappresenta per molti versi ancora un mistero. Si parla di download, di iscritti, di ascolti ma quali siano tutte le variabili in gioco resta ancora un enigma. In futuro, ci auguriamo che sull’argomento venga fatta sempre maggiore chiarezza perché le classifiche possono rappresentare per i podcasters anche un premio per le loro fatiche e sacrifici.
Tuttavia, ci auguriamo che questo nostro articolo possa avervi aiutato a fare maggiore chiarezza sull’argomento.