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Perchè i podcast sono il presente ed il futuro della comunicazione di un Brand

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Lorenzo Brillo

Lorenzo Brillo

Ci troviamo in un periodo storico senza precedenti. Quello che sta accadendo a tutto il mondo cambierà radicalmente le nostre abitudini e, di conseguenza, anche il nostro modo di relazionarci con gli altri, soprattutto per i brand. 

I brand hanno da sempre lottato per l’attenzione, ma mai prima d’ora c’è più
necessità di competere per interazioni autentiche con la propria audience. Non è più necessario fare pubblicità per i propri prodotti, i brand hanno bisogno di raccontare storie che meglio incarnino chi e cosa vogliono far sentire ai loro clienti.

Quando l’emergenza Covid-19 sarà superata, la comunicazione dei brand cambierà radicalmente (se già non è cambiata).

In periodi di crisi come questi, le persone hanno
bisogno di rassicurazioni e siamo convinti che i brand che investiranno oggi in comunicazione avranno un impatto nella mente delle persone per almeno i prossimi 3 anni, sia in positivo che in negativo.

Ecco perché abbiamo raccolto 5 punti che dimostrano come il
podcast sia lo strumento di comunicazione perfetto per un brand. Oggi e domani.


È un canale di comunicazione esclusivo

Quando parliamo di esperienze, ci sono alcune statistiche chiave da considerare, come le impression, le interazioni e i numerosi touch point.

Di solito questi sono gli unici parametri per misurare il ROI per un brand e ritornano ad un concetto semplicissimo: costruisci e loro (i clienti) arriveranno.

Il podcast, così come l’audio in generale, crea qualcosa di più di semplici impression, interazioni, ascoltatori… crea un nuovo canale di comunicazione.

Un vero e proprio spazio proprietario, dove il brand può comunicare ai propri clienti in modo unico ed autentico.

Non si tratta semplicemente di uno tra i tanti strumenti di marketing da utilizzare perchè lo si deve fare, il podcast aiuta a costruire la propria brand awareness con un nuovo pubblico.

Quanto vale per un brand scalare le classifiche ed essere visibile a milioni di persone su Apple podcast e Spotify?

È vicino all’ascoltatore

Rispetto ad altri tipi di esperienza, c’è una caratteristica che rende unico il podcast: crea una connessione speciale con l’ascoltatore.

Abbiamo visto che chi ascolta podcast è un pubblico ben segmentato e specifico. Pertanto, riuscire a comunicare il messaggio giusto alla persona giusta, ha un enorme valore.

“Ma come siete sicuri che il podcast crea emozione e fa risuonare il messaggio di un brand nei suoi ascoltatori?”

Grazie alle recensioni e ai dati statistici di ascolto dei singoli episodi siamo in grado di individuare l’efficacia dei contenuti.

Il podcast può avere una retention media durante il singolo episodio fino all’80% dopo i primi 60 secondi e fino al 75% a fine episodio, la cui durata può superare i 40 minuti.

Si tratta di una finestra di comunicazione enorme per un brand, che può dare messaggi strutturati. Messaggi che vengono ascoltati.

Fonte: Spotify, 2020
Esempio della retention di un nostro episodio

E dopo?

La ricerca IPSOS 2019 focalizzata in Italia dimostra che dopo l’ascolto di un episodio, gli utenti seguono il brand anche sui successivi.

Oltre il 71% degli ascoltatori preferisce le serie, e oltre il 30% ascolta tutta la serie per intero.

Fonte: “IPSOS digital Audio Survey, 2019”

 

Emoziona

L’attenzione si è spostata verso le persone e non più verso i brand. Oggi più che mai, è fondamentale riuscire a suscitare sensazioni positive nelle persone. 

Il mondo visuale ci bombarda ogni secondo con migliaia di contenuti diversi e, essere in grado di emergere in questo terreno è una sfida che in pochissimi riescono a vincere.

La chiave del marketing del futuro è una sola: emozione.

Lo sappiamo tutti che un contenuto che arriva dritto al cuore, avrà un impatto positivo nelle persone e di conseguenza nel brand che l’ha comunicato.

L’audio non ha rivali, per sua natura la voce è lo strumento che più riesce a colpirci ed emozionarci.

Il podcast è personale, intimo. Non c’è niente di più vero e fidato della voce, come dimostra il Trust Media Index analizzato da EBU.

Quando qualcuno decide di indossare le cuffie per ascoltare i nostri contenuti lo fa perché è consapevole di immergersi in un mondo privo di distrazioni, un mondo tutto suo.

Questo perché la voce crea empatia con le persone, e per crearla devi raccontare le storie giuste alle persone giuste.

Un esempio? 

Ascolta come in questo podcast sono riusciti a dare vita ad una lattina di cola e a renderla umana. Arriverai al termine dell’episodio che ti sembrerà di conoscerla, di averla vissuta, di stare dalla sua parte.

 

Vince la battaglia per l’attenzione

La soglia di attenzione media di un individuo si è sempre più affievolita negli anni, tanto che oggi si aggira intorno a 8 secondi, meno di quella di un pesce rosso

Ma un podcast non combatte la stessa battaglia di video e social media, ne crea una totalmente nuova. 

Ipsos, Triton, Edinson Research, Nielsen e altri enti di ricerca sono tutti concordi: l’attenzione media all’interno di un podcast in Italia supera i 20 minuti.

È la sua natura. Ma non si tratta soltanto di questo.

La relazione di vicinanza che si crea permette agli ascoltatori di elevare il loro livello di coinvolgimento: si crea una vera e propria community e un senso di appartenenza che sarà molto difficile da dissolvere in futuro.

Il mercato del podcast nasce dalle community, tanto che ogni giorno all’interno della nostra community di creators affrontiamo questi temi.

L’audio è sempre stato parte di noi

Quando si parla di podcast, molti pensano che si tratti di uno strumento nuovo, ma non è così. 

l podcast nasce ormai nel lontano 2004, ma è grazie alla disponibilità sugli smartphone e a contenuti di grande valore che si è ritagliato il suo spazio nello spettro dei media, originandosi dalla radio e trovando nell’on-demand la sua dimensione.

L’esigenza di ascoltare storie, di contenuti audio esiste da sempre. Si sono da sempre tramandate oralmente, ma soltanto di recente la tecnologia ci aperto la strada verso un futuro fatto di parole e racconti.

Questo è un grande punto di valore per il podcast e le storie che racconta: qualcosa che le persone riconoscono, attualizzato ad oggi. 

Negli Stati Uniti è già un medium di massa e oggi in italia stiamo assistendo ad una rapida crescita (ci sono già oltre 7 milioni di ascoltatori mensili).

Fonte: “IPSOS digital Audio Survey, 2019”

I Brand stanno già innovando

Oggi diversi brand si sono già affacciati al podcast, anche in Italia.

In ForTune abbiamo curato e realizzato la produzione per MINI BMW ed è nato “Prime Svolte”, un podcast corale che raccoglie le piccole grandi storie di tutti noi.

Abbiamo realizzato un PDF dove abbiamo raccontato come abbiamo portato a termine e realizzato uno dei migliori podcast del 2019.

Ma ci sono diversi altri esempi di brand che hanno già trasformato la propria comunicazione in podcast:

Oggi più che mai, abbiamo bisogno di storie, di racconti che ci aiutino a superare le difficoltà e che ci facciano sentire parte di qualcosa, che non ci lascino soli alle nostre inquietudini giornaliere.

Ecco perchè crediamo che il podcast sia lo strumento adatto per la comunicazione di un brand.

Vorresti sapere come possiamo aiutarti a realizzare una produzione? Sentiamoci!

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